Il Consiglio di Gestione dell’Organismo Italiano di Contabilità ha dato il via libera al progetto volto a valutare come i principi contabili nazionali possono essere resi maggiormente fruibili dalle imprese di minori dimensioni. Il primo step del progetto di OIC sarà quello di raccogliere in una survey evidenze circa gli effettivi problemi applicativi. In seguito a questa prima ricognizione si valuterà se e come procedere.
Pubblicate, sul sito del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, le versioni aggiornate dei documenti sulla “Relazione unitaria di controllo societario del collegio sindacale incaricato della revisione legale dei conti” e sulla “Relazione del collegio sindacale all’assemblea dei soci in occasione dell’approvazione del bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2022”. Il Consiglio ha fornito inoltre, nella sezione “Allegati,” due modelli di relazione unitaria, rispettivamente, in assenza o in presenza di esercizio di deroghe straordinarie. Completa il set degli allegati il modello di rinuncia ai termini concessi ai soci dall’art. 2429, co. 3, c.c..
Con la legge Europea 2019-2020 arrivano importanti modifiche in materia di bilanci d’esercizio e bilanci consolidati. Le novità coinvolgono anche gli enti d’investimento e le imprese di partecipazione finanziaria. Come cambiano gli obblighi per la redazione e i casi di esonero previsti per il bilancio consolidato? Quali modifiche hanno interessato la Nota Integrativa?
È a disposizione per i revisori degli Enti locali, schema di "Parere dell'organo di revisione sulla proposta di bilancio di previsione 2023-2025". Il documento è stato elaborato dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (CNDCEC), in collaborazione con l'Associazione nazionale certificatori e revisori degli enti locali (Ancrel), ed è aggiornato con le novità della Legge di bilancio 2023, rispetto alla versione resa disponibile nel mese di dicembre 2022.
Nato in sostituzione di super-ammortamento e iper-ammortamento, il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi, già in vigore a partire dal 1° gennaio 2020, è stato successivamente prorogato nel corso degli ultimi due anni, ma con alcune limitazioni rispetto alla normativa originaria. Quali sono i soggetti che possono usufruirne e le modalità di utilizzo? E come deve essere rilevato contabilmente in bilancio?
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