News su Lavoro
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Ritardo del lavoratore: come deve essere valutato e quali sanzioni si applicano
Il dipendente che arriva in ritardo al lavoro procura inevitabilmente un disagio all’organizzazione aziendale per cui opera. L’entità di questo disagio però è estremamente variabile in relazione al ruolo svolto dal lavoratore, all’entità e alla frequenza del ritardo stesso. La legge prevede alcuni strumenti a tutela delle parti, datore di lavoro e dipendente, ma soprattutto regole di corretta condotta reciproca e l’opportunità di superare questa criticità adottando forme di orario di lavoro flessibile. Come si applica la contestazione disciplinare? Quali sono le sanzioni previste in base alla gravità della condotta? Quali forme di orario flessibile è possibile introdurre in azienda? -
Cessione del quinto pensioni: interessi aggiornati per il quarto trimestre
Nel messaggio n. 3298 del 2024, l’INPS provvede ad aggiornare i tassi d’interesse applicabili alle operazioni di cessioni del quinto per il quarto trimestre del 2024. I tassi variano in misura direttamente proporzionale all'età del soggetto richiedente e sono utili alla determinazione dei tassi usurari. -
RED precompilato 2024 da inviare entro il 28 febbraio
Nel messaggio n. 3301 del 2024, l’INPS rende oto l’avvio della campagna RED ordinaria 2024 per l’anno reddito 2023, ufficializzando la disponibilità del modello precompilato che semplifica l’adempimento dichiarativo dei pensionati della gestione integrata resident. -
Sanzioni ridotte per ravvedimento: nuove regole da settembre 2024
Nella circolare 90 del 2024, l’INPS entra nel merito delle nuova sanzioni ridotte ai sensi del DL n. 19/2024 e individua analiticamente le singole fattipecie in cui possono applicarsi le nuove regole in vigore dall’1 settembre 2024. In particolare si tratta dell’accertamento , di omission per incertezze normative e delle attività di compliance. -
Lavoro domestico in calo: ecco i dati Assindatcolf
Il settore domestico è in difficoltà: sempre più donne di rinunciare al lavoro a causa dell’incompatibilità con gli impegni familiari. Tra il 2018 e il 2023, nonostante l’incremento dell’occupazione femminile, è aumentato, infatti, il numero di donne tra i 55 e i 64 anni che hanno scelto di non lavorare per tale motivo. Sono alcuni degli esiti dell’analisi contenuta nel 4° Paper del Rapporto 2024 “Family (Net) Work – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico”, presentato da Assindatcolf (Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico), in collaborazione con la Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, presso la Sala Einaudi della sede di Confedilizia, via Borgognona, Roma.