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Norme ambientali: necessaria una migliore attuazione per proteggere la salute umana e sostenere la crescita economica
La Commissione Europea, il 7 luglio 2025, ha pubblicato il quarto riesame dell'attuazione delle politiche ambientali. Questo strumento sostiene l'applicazione delle norme ambientali e sensibilizza alla loro importanza per garantire la prosperità, la competitività e la sicurezza ambientale nell'Unione europea. La relazione evidenzia l'urgente necessità di migliorare la maggior parte degli ambiti di attuazione del diritto ambientale dell'UE, in particolare in relazione all'economia circolare, all'acqua, alla biodiversità e al clima. Il riesame esplicita inoltre azioni prioritarie concrete volte al miglioramento in ciascuno Stato membro. -
Tassonomia UE per ridurre la burocrazia per le imprese: i chiarimenti della Commissione Europea
La Commissione Europea ha pubblicato le domande e le risposte sulle semplificazioni della tassonomia dell'UE per ridurre la burocrazia per le imprese. In particolare alcune risposte riguardano la possibilità che le attività economiche possano essere escluse dalla valutazione della tassonomia se le rappresentano meno del 10% di fatturato, CapEx o OpEx, la possibilità di non valutare l'ammissibilità e l'allineamento alla tassonomia per le loro spese operative totali se ciò non è rilevante per il loro specifico modello aziendale. Inoltre viene chiarito che gli enti creditizi soggetti a diversi KPI hanno la possibilità di non segnalare i KPI che rilevano attività finanziarie e attività che non sono rilevanti per la loro attività. I modelli sono stati adeguati per fornire trasparenza sulla proporzione al denominatore dei KPI delle attività o delle esposizioni che non sono valutate ai fini dell'ammissibilità e dell'allineamento alla tassonomia. I criteri generici per "non arrecare un danno significativo" (DNSH) alla prevenzione e alla riduzione dell'inquinamento per quanto riguarda l'uso e la presenza di sostanze chimiche ("appendice C") sono stati modificati per semplificare e ridurre gli oneri amministrativi eccessivi a carico dei soggetti segnalanti. -
Mobilità a zero emissioni: la Commissione chiede pareri sulle norme per le autovetture e i furgoni
La Commissione europea invita i cittadini e le parti interessate a fornire pareri sui livelli di prestazione in materia di emissioni di CO2 per le autovetture e i furgoni nuovi e sulla direttiva sull'etichettatura delle autovetture. Le parti interessate, tra cui l'industria, le piccole e medie imprese, le organizzazioni imprenditoriali e la società civile, sono invitate a presentare le loro osservazioni fino al 29 settembre 2025. -
Tassonomia UE: adottate misure per la semplificazione
La Commissione Europea ha adottato una serie di misure per semplificare l'applicazione della tassonomia dell'UE. Ciò ridurrà gli oneri amministrativi per le imprese dell'UE, rafforzando in tal modo la competitività dell'UE e preservando nel contempo gli obiettivi climatici e ambientali fondamentali. Il regolamento sulla tassonomia è entrato in vigore nel 2020 e i suoi obblighi di comunicazione si applicano dal 2022. Fornendo un punto di riferimento comune per la sostenibilità per le società finanziarie e non finanziarie, la tassonomia sostiene gli investimenti che contribuiscono a una transizione sostenibile dell'economia dell'UE, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo. -
Crediti per la natura: lanciata una roadmap per incentivare gli investimenti privati
La Commissione europea ha presentato una "tabella di marcia verso i crediti per la natura" per incentivare gli investimenti privati a favore di azioni che proteggono e preservano la natura e premiare coloro che intraprendono tali azioni e vi investono. I crediti per la natura rappresentano un'opportunità sia per le imprese sia per il ripristino della natura: promuoveranno la biodiversità e preserveranno gli habitat generando allo stesso tempo entrate per coloro che lavorano per proteggere la natura e per gli investitori. Affronteranno la sfida del degrado della natura e dei cambiamenti climatici, sostenendo al contempo i più ampi obiettivi dell'UE in materia di competitività e resilienza, come indicato nella bussola per la competitività e nel patto per l'industria pulita.