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  • La tempestiva predisposizione delle bozze dei Testi Unici della riforma fiscale ha riacceso le speranze di un qualche significativo miglioramento qualitativo dei decreti attuativi sinora “cantierati” e di quelli ancora in fieri. Allo stato, però, non è facile trovare in questo restyling di coordinamento in Testi Unici un significativo “cambio di passo” e reali segni di superamento delle vistose criticità e aporie riscontrate. Si ritiene opportuno richiamare l’attenzione su quella mini disposizione infelicemente insediata quale “comma 6-bis” (“partorito da un temerario tesmoteta) del novellato art. 14 del D.Lgs. n. 546/1992. Di siffatto tesmoteta il pur deformato “contenzioso tributario” non aveva proprio bisogno!
  • Le nuove norme sul contraddittorio preventivo, introdotte dal decreto delegato in materia di accertamento, si applicano con riferimento agli atti emessi dal 30 aprile. Si tratta di una svolta epocale nei rapporti tra Fisco e contribuenti nelle fasi di controllo e accertamento tributario, con l’allargamento delle chance di definizione anticipata, agevolata dal dialogo tra le parti coinvolte. L’effetto che dovrebbe risultarne è duplice: da un lato una sensibile riduzione del contenzioso, dall’altro celerità e certezza nella riscossione delle somme definitivamente liquidate. Tuttavia, le molteplici fattispecie escluse dal contraddittorio preventivo individuate con decreto MEF del 24 aprile rischiano di determinare un’eccessiva limitazione sul piano pratico-applicativo delle nuove disposizioni.
  • Il pacchetto di misure legislative Antiriciclaggio e Contrasto al Finanziamento del Terrorismo (AML/CFT), composto dalla sesta direttiva Antiriciclaggio (AML), dal regolamento "single rulebook" dell'UE e dall'Autorità Antiriciclaggio (AMLA) è stato approvato dal Parlamento dell’UE. Prima di essere pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale dell'UE ed entrare così in vigor queste leggi devono ancora essere formalmente adottate anche dal Consiglio.
  • Con decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze 24 aprile 2024, in corso di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, sono stati approvati i modelli di Dichiarazione IMU/IMPi” e “Dichiarazione IMU ENC”. La presentazione della dichiarazione IMU/IMPi deve avvenire in modalità cartacea o, in alternativa, deve essere trasmessa in via telematica, entro il 30 giugno dell'anno successivo a quello in cui il possesso degli immobili ha avuto inizio o sono intervenute variazioni rilevanti ai fini della determinazione dell'imposta.
  • Fra le varie misure previste dal decreto di riforma delle sanzioni è contemplata la modifica dell’attuale disciplina dell’autofattura denuncia. Il cambio, rispetto alla disciplina attuale, è piuttosto radicale e coniuga aspetti positivi (come l’eliminazione dell’obbligo del cessionario/committente di dover versare l’IVA) con altri decisamente più preoccupanti: la sanzione, riformulata nel 70%, sarà letteralmente evitabile solo denunciando il proprio fornitore entro tempistiche decisamente troppo ristrette, anche per il parere della Commissione della Camera dei Deputati che ha invitato il Governo a introdurre termini più ampi ancorché non superiori a 90 giorni.