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Emergenza epidemiologica , proroga del termine per la compilazione del questionario antiriciclaggio

Caro Collega,

la pandemia in corso ha costretto il CNDCEC a prorogare al 30 giugno 2020 il termine per la compilazione, da parte del campione di iscritti individuato dagli Ordini professionali, del questionario antiriciclaggio.

A comunicarlo è l'informativa n.20/2020 dello stesso Consiglio.

La proroga puo' essere considerata anche una opportunità, per tutti i professionisti, per redigere il piano di formazione proprio e del personale e implementare le procedure per la mitigazione del rischio, l'adeguata verifica della clientela e la progettazione del presidio AML per il controllo costante e la trasmissione delle segnalazioni di Operazioni Sospette.



Il Presidente

Dott. Valerio Dell'Olio

IPSOA Quotidiano - News su Fisco
Il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 24 aprile 2024 che individua gli atti per i quali non sussiste il diritto al contraddittorio è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 30 aprile 2024 n. 100. Il Decreto chiarisce che si considera automatizzato e sostanzialmente automatizzato ogni atto emesso dall’Amministrazione finanziaria riguardante esclusivamente violazioni rilevate dall’incrocio di elementi contenuti in banche dati nella disponibilità della stessa Amministrazione.
Per la determinazione del reddito di lavoro autonomo, in analogia a quanto già previsto per i redditi di lavoro dipendente, si applicherà il principio di onnicomprensività. È quanto emerge dallo schema di decreto attuativo della delega fiscale in materia di reddito di lavoro autonomo. In applicazione di tale principio, quindi, sono state modificate alcune disposizioni, tra cui quelle relative al momento di tassazione dei compensi percepiti a cavallo d’anno, alle somme incassate per il riaddebito di costi per l’uso comune di beni strumentali e alle plus-minusvalenze. Particolare importanza, poi, riveste la nuova disciplina sulla neutralità delle riorganizzazioni degli studi.
Aggregazioni dei lavoratori autonomi in società tra professionisti senza emersione di plusvalenze o minusvalenze in caso di conferimenti di attività materiali e immateriali, inclusa la clientela e ogni altro elemento immateriale, nonché di passività, comunque riferibili all’attività artistica o professionale. Lo prevede il decreto legislativo attuativo della delega fiscale approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri del 30 aprile 2024, recante interventi ai fini IRPEF e ai fini IRES. Le novità in materia di operazioni straordinarie e attività professionali riguardano anche l’IVA e l’imposta di registro. Cosa cambia?
È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.M. 24 aprile 2024, con cui il Ministero dell’Economia e delle finanze individua puntualmente gli atti esclusi dal contraddittorio informato ed effettivo che - per regola generale - dovrà precedere l’emissione di un provvedimento impositivo. Tuttavia, le esclusioni individuate dal MEF mettono una (pesante) ipoteca sull’ambito applicativo della proclamata "nuova stagione" nel rapporto contribuente-Fisco, improntato alla maggior partecipazione del primo e alla collaborazione reciproca finalizzata alla ricerca della giusta imposta. Con il rischio concreto di non assistere ad alcun cambio di passo rispetto al passato.
Nell’ambito della riforma fiscale, il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 30 aprile 2024, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che opera la complessiva revisione del regime impositivo dei redditi delle persone fisiche e delle società e degli enti. Tra l’altro, Il nuovo Decreto amplia le componenti escluse dalla formazione del reddito di lavoro dipendente. In particolare, sono esclusi i contributi e premi versati dal datore di lavoro per i familiari a carico dei dipendenti per prestazioni, anche in forma assicurativa, aventi per oggetto il rischio di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana, o aventi per oggetto il rischio di gravi patologie.
Confprofessioni in merito all’approvazione del decreto sulle imposte sui redditi ha evidenziato come le nuove norma volte a incentivare le società tra professionisti e le agevolazioni introdotte per la promozione dell’autoimpiego di lavoratori autonomi e liberi professionisti rappresentano una spinta formidabile per superare le difficoltà che hanno frenato lo sviluppo di un settore strategico per la crescita del Paese.
Il decreto sulle imposte sui redditi approvato dal Consiglio dei ministri rappresenta per il CNDCEC un altro concreto passo verso la razionalizzazione del nostro sistema tributario. In particolare, il decreto contiene la norma, proposta da tempo dal Consiglio Nazionale, che renderà neutrali i processi di riorganizzazione degli studi professionali. Si tratta di un traguardo storico da accogliere con estrema soddisfazione in quanto viene rimosso un ostacolo che non aveva ragion d’essere e che faciliterà i percorsi aggregativi, anche multidisciplinari, indispensabili per creare strutture che sappiano meglio intercettare le esigenze del mercato.
C’è tempo fino al 30 settembre 2024 per presentare il modello 730/2024, sia nella versione precompilata dall’Agenzia delle entrate sia nella versione ordinaria. Lo ha ricordato FiscoOggi con una risposta riepilogativa del calendario per la presentazione della Dichiarazione dei redditi. Per il modello Redditi Persone Fisiche 2024 i termini di presentazione sono il 15 ottobre 2024, se la presentazione è effettuata per via telematica direttamente dal contribuente o se la dichiarazione viene trasmessa da un intermediario abilitato alla trasmissione dei dati e il 2 maggio 2024 al 30 giugno 2024, se la presentazione viene effettuata in forma cartacea (nei casi previsti) per il tramite di un ufficio postale.
Via libera dal Consiglio dei Ministri del 30 aprile al decreto recante la riforma IRPEF e IRES. Tra le novità: principio di omnicomprensività per la determinazione del reddito di lavoro autonomo e regole più semplici per quantificarlo; aggregazioni tra professionisti senza emersione di plus/minusvalenze in caso di conferimenti di attività materiali e immateriali, inclusa la clientela e ogni altro elemento immateriale, nonché di passività, comunque riferibili all’attività artistica o professionale; riduzione del doppio binario tra valori contabili nella determinazione del reddito d’impresa. Il decreto rivede anche la disciplina dei redditi di lavoro dipendente e il regime del riporto delle perdite, definendo in maniera più puntuale le ipotesi in cui è escluso e introducendo nuove esimenti per la disapplicazione del divieto. Norme ad hoc vengono previste, infine, per la scissione per scorporo e in materia di conferimenti di partecipazioni e di aziende e alla disciplina della liquidazione di imprese o società.
L’ANC ha depositato il ricorso presso il TAR del Lazio contro il CNDCEC per l’annullamento della delibera di approvazione del nuovo Codice deontologico. L’Associazione contesta le forti limitazioni che il nuovo codice impone in termini di comunicazione con la potenziale clientela, la riduzione della libertà di critica e l’eccessivo arbitrio consegnato ai Consigli di disciplina, l’illegittima ingerenza del Consiglio Nazionale nella libertà degli iscritti di determinare i compensi per la propria clientela non soggetta all’equo compenso, in assenza di limiti stabiliti dalla legge.
Il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 24 aprile 2024 che individua gli atti per i quali non sussiste il diritto al contraddittorio è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 30 aprile 2024 n. 100. Il Decreto chiarisce che si considera automatizzato e sostanzialmente automatizzato ogni atto emesso dall’Amministrazione finanziaria riguardante esclusivamente violazioni rilevate dall’incrocio di elementi contenuti in banche dati nella disponibilità della stessa Amministrazione.
Per la determinazione del reddito di lavoro autonomo, in analogia a quanto già previsto per i redditi di lavoro dipendente, si applicherà il principio di onnicomprensività. È quanto emerge dallo schema di decreto attuativo della delega fiscale in materia di reddito di lavoro autonomo. In applicazione di tale principio, quindi, sono state modificate alcune disposizioni, tra cui quelle relative al momento di tassazione dei compensi percepiti a cavallo d’anno, alle somme incassate per il riaddebito di costi per l’uso comune di beni strumentali e alle plus-minusvalenze. Particolare importanza, poi, riveste la nuova disciplina sulla neutralità delle riorganizzazioni degli studi.
Aggregazioni dei lavoratori autonomi in società tra professionisti senza emersione di plusvalenze o minusvalenze in caso di conferimenti di attività materiali e immateriali, inclusa la clientela e ogni altro elemento immateriale, nonché di passività, comunque riferibili all’attività artistica o professionale. Lo prevede il decreto legislativo attuativo della delega fiscale approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri del 30 aprile 2024, recante interventi ai fini IRPEF e ai fini IRES. Le novità in materia di operazioni straordinarie e attività professionali riguardano anche l’IVA e l’imposta di registro. Cosa cambia?
È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.M. 24 aprile 2024, con cui il Ministero dell’Economia e delle finanze individua puntualmente gli atti esclusi dal contraddittorio informato ed effettivo che - per regola generale - dovrà precedere l’emissione di un provvedimento impositivo. Tuttavia, le esclusioni individuate dal MEF mettono una (pesante) ipoteca sull’ambito applicativo della proclamata "nuova stagione" nel rapporto contribuente-Fisco, improntato alla maggior partecipazione del primo e alla collaborazione reciproca finalizzata alla ricerca della giusta imposta. Con il rischio concreto di non assistere ad alcun cambio di passo rispetto al passato.
Nell’ambito della riforma fiscale, il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 30 aprile 2024, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che opera la complessiva revisione del regime impositivo dei redditi delle persone fisiche e delle società e degli enti. Tra l’altro, Il nuovo Decreto amplia le componenti escluse dalla formazione del reddito di lavoro dipendente. In particolare, sono esclusi i contributi e premi versati dal datore di lavoro per i familiari a carico dei dipendenti per prestazioni, anche in forma assicurativa, aventi per oggetto il rischio di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana, o aventi per oggetto il rischio di gravi patologie.
Confprofessioni in merito all’approvazione del decreto sulle imposte sui redditi ha evidenziato come le nuove norma volte a incentivare le società tra professionisti e le agevolazioni introdotte per la promozione dell’autoimpiego di lavoratori autonomi e liberi professionisti rappresentano una spinta formidabile per superare le difficoltà che hanno frenato lo sviluppo di un settore strategico per la crescita del Paese.
Il decreto sulle imposte sui redditi approvato dal Consiglio dei ministri rappresenta per il CNDCEC un altro concreto passo verso la razionalizzazione del nostro sistema tributario. In particolare, il decreto contiene la norma, proposta da tempo dal Consiglio Nazionale, che renderà neutrali i processi di riorganizzazione degli studi professionali. Si tratta di un traguardo storico da accogliere con estrema soddisfazione in quanto viene rimosso un ostacolo che non aveva ragion d’essere e che faciliterà i percorsi aggregativi, anche multidisciplinari, indispensabili per creare strutture che sappiano meglio intercettare le esigenze del mercato.
C’è tempo fino al 30 settembre 2024 per presentare il modello 730/2024, sia nella versione precompilata dall’Agenzia delle entrate sia nella versione ordinaria. Lo ha ricordato FiscoOggi con una risposta riepilogativa del calendario per la presentazione della Dichiarazione dei redditi. Per il modello Redditi Persone Fisiche 2024 i termini di presentazione sono il 15 ottobre 2024, se la presentazione è effettuata per via telematica direttamente dal contribuente o se la dichiarazione viene trasmessa da un intermediario abilitato alla trasmissione dei dati e il 2 maggio 2024 al 30 giugno 2024, se la presentazione viene effettuata in forma cartacea (nei casi previsti) per il tramite di un ufficio postale.
Via libera dal Consiglio dei Ministri del 30 aprile al decreto recante la riforma IRPEF e IRES. Tra le novità: principio di omnicomprensività per la determinazione del reddito di lavoro autonomo e regole più semplici per quantificarlo; aggregazioni tra professionisti senza emersione di plus/minusvalenze in caso di conferimenti di attività materiali e immateriali, inclusa la clientela e ogni altro elemento immateriale, nonché di passività, comunque riferibili all’attività artistica o professionale; riduzione del doppio binario tra valori contabili nella determinazione del reddito d’impresa. Il decreto rivede anche la disciplina dei redditi di lavoro dipendente e il regime del riporto delle perdite, definendo in maniera più puntuale le ipotesi in cui è escluso e introducendo nuove esimenti per la disapplicazione del divieto. Norme ad hoc vengono previste, infine, per la scissione per scorporo e in materia di conferimenti di partecipazioni e di aziende e alla disciplina della liquidazione di imprese o società.
L’ANC ha depositato il ricorso presso il TAR del Lazio contro il CNDCEC per l’annullamento della delibera di approvazione del nuovo Codice deontologico. L’Associazione contesta le forti limitazioni che il nuovo codice impone in termini di comunicazione con la potenziale clientela, la riduzione della libertà di critica e l’eccessivo arbitrio consegnato ai Consigli di disciplina, l’illegittima ingerenza del Consiglio Nazionale nella libertà degli iscritti di determinare i compensi per la propria clientela non soggetta all’equo compenso, in assenza di limiti stabiliti dalla legge.