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D.M. n.38 del 24.04. 2020 - Differimento date I sessione esami di Stato 2020

Con il DM n. 38 del 24 aprile 2020  il Ministro dell’Università e della ricerca ha differito le date di svolgimento della prima sessione degli esami di Stato 2020.

A causa dell’emergenza sanitaria in corso, la data della prima sessione degli esami di Stato per l’accesso alla sezione A dell’albo è differita dal 16 giugno al 16 luglio 2020 e per le sezioni B degli Albi è differita dal 22 giugno al 24 luglio 2020. Conseguentemente, il termine per la presentazione della domanda di ammissione alla prima sessione d’esame è stato differito dal 22 maggio al 22 giugno 2020.
 
IPSOA Quotidiano - News su Fisco
Via libera dal Consiglio dei Ministri del 30 aprile al decreto recante la riforma IRPEF e IRES. Tra le novità: principio di omnicomprensività per la determinazione del reddito di lavoro autonomo e regole più semplici per quantificarlo; aggregazioni tra professionisti senza emersione di plus/minusvalenze in caso di conferimenti di attività materiali e immateriali, inclusa la clientela e ogni altro elemento immateriale, nonché di passività, comunque riferibili all’attività artistica o professionale; riduzione del doppio binario tra valori contabili nella determinazione del reddito d’impresa. Il decreto rivede anche la disciplina dei redditi di lavoro dipendente e il regime del riporto delle perdite, definendo in maniera più puntuale le ipotesi in cui è escluso e introducendo nuove esimenti per la disapplicazione del divieto. Norme ad hoc vengono previste, infine, per la scissione per scorporo e in materia di conferimenti di partecipazioni e di aziende e alla disciplina della liquidazione di imprese o società.
L’ANC ha depositato il ricorso presso il TAR del Lazio contro il CNDCEC per l’annullamento della delibera di approvazione del nuovo Codice deontologico. L’Associazione contesta le forti limitazioni che il nuovo codice impone in termini di comunicazione con la potenziale clientela, la riduzione della libertà di critica e l’eccessivo arbitrio consegnato ai Consigli di disciplina, l’illegittima ingerenza del Consiglio Nazionale nella libertà degli iscritti di determinare i compensi per la propria clientela non soggetta all’equo compenso, in assenza di limiti stabiliti dalla legge.
Con un unico decreto il Ministero dell’Economia e delle finanze ha approvato i nuovi modelli per le dichiarazioni IMU/IMPi e IMU Enti non commerciali. La dichiarazione IMU/IMPi ha effetto anche per gli anni successivi, sempre che non si verifichino modificazioni nei dati ed elementi dichiarati cui consegua un diverso ammontare dell'imposta dovuta. La dichiarazione IMU ENC, invece, deve essere presentata ogni anno. Per entrambi i modelli la scadenza di invio è fissata al 30 giugno. Un caso particolare riguarda gli immobili occupati abusivamente, per i quali è prevista l’esenzione da IMU: la presentazione della dichiarazione è obbligatoria e la trasmissione deve avvenire esclusivamente secondo modalità telematiche.
A partire dal 30 aprile è disponibile, nell’apposita sezione riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate, la dichiarazione precompilata 2024. A fissare le regole operative ci ha pensato l’Agenzia delle Entrate, con un provvedimento del 29 aprile 2024. Quest’anno ci sono alcune importanti novità: tra queste si segnala il debutto della dichiarazione in modalità semplificata, compilabile attraverso un percorso guidato, e la possibilità di presentare la dichiarazione senza sostituto anche in presenza del sostituto. Accedendo alla propria area riservata, i contribuenti possono confermare, modificare e validare le informazioni contenute nella precompilata a partire dal 20 maggio 2024.
Dal 2024, con riferimento all’anno d’imposta 2023, la dichiarazione dei redditi precompilata è resa disponibile, in via sperimentale, anche ai contribuenti titolari di redditi di lavoro autonomo e d’impresa. Con provvedimento del 29 aprile 2024, l’Agenzia delle Entrate ha individuato le modalità di accesso alla dichiarazione precompilata, visualizzabile dal 30 aprile e modificabile dal 20 maggio. Da quest'anno è prevista anche una modalità di presentazione semplificata della dichiarazione 730 precompilata per dipendenti e pensionati, in alternativa a quella ordinaria.
Con regolamento UE n. 2024/1028 dell’11 aprile 2024, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale europea del 29 aprile 2024, il Parlamento e il Consiglio UE hanno stabilito le norme per la raccolta e la condivisione dei dati riguardanti i servizi di locazione di alloggi a breve termine. Il regolamento si applica dal 20 maggio 2026 ai fornitori di piattaforme online di locazione a breve termine che offrono servizi a locatori che prestano servizi di locazione di alloggi a breve termine nell’UE, indipendentemente dal loro luogo di stabilimento, e ai locatori che prestano servizi di locazione di alloggi a breve termine.
Nell’ambito dei rapporti Italia-Svizzera, sono entrati in vigore il 17 luglio 2023 sia il Protocollo che modifica la Convenzione tra l'Italia e la Confederazione elvetica per evitare le doppie imposizioni e per regolare alcune questioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio, sia l'Accordo tra i due Stati relativo all'imposizione dei lavoratori frontalieri. Lo ha reso noto il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale con due comunicati pubblicati in Gazzetta Ufficiale.
Nella Gazzetta Ufficiale UE del 29 aprile 2024 è stata pubblicata la direttiva n. 2024/1226, relativa alla definizione dei reati e delle sanzioni per la violazione delle misure restrittive dell'Unione e che modifica la direttiva UE n. 2018/1673. La direttiva stabilisce le norme minime relative alla definizione dei reati e delle sanzioni per la violazione delle misure restrittive dell'Unione.
Affitti brevi, si cambia: dal 1° settembre sarà operativo il portale del Ministero del Turismo che consente di ottenere l’assegnazione del CIN. Il Codice identificativo Nazionale dovrà essere richiesto per ogni unità immobiliare a uso abitativo destinata alla locazione per finalità turistiche e alle locazioni brevi e per le strutture turistico-ricettive alberghiere ed extra-alberghiere. Per ottenere il CIN, il locatore o titolare della struttura dovrà attestare la destinazione dell’unità immobiliare, la sua conformità catastale e la sussistenza dei requisiti di sicurezza degli impianti.
La cessione dei crediti commerciali, se effettuata pro-soluto, dà luogo a una perdita deducibile ai fini delle imposte sui redditi, a condizione che la cessione avvenga, secondo l’Agenzia delle Entrate, nei confronti di banche o altri intermediari finanziari vigilati. In particolare, ricorrendo alla cessione pro-soluto dei crediti commerciali, le imprese possono ottenere immediatamente capitali che hanno difficoltà a riscuotere (per esempio in caso di crediti deteriorati) e possono eliminare dal bilancio aziendale crediti certi ma con lunghi tempi di riscossione che, comunque, concorrono a formare il reddito imponibile, cioè quel reddito oggetto di tassazione. Tramite questa operazione, quindi, le aziende possono beneficiare anche di un alleggerimento dell’imposizione fiscale.
Via libera dal Consiglio dei Ministri del 30 aprile al decreto recante la riforma IRPEF e IRES. Tra le novità: principio di omnicomprensività per la determinazione del reddito di lavoro autonomo e regole più semplici per quantificarlo; aggregazioni tra professionisti senza emersione di plus/minusvalenze in caso di conferimenti di attività materiali e immateriali, inclusa la clientela e ogni altro elemento immateriale, nonché di passività, comunque riferibili all’attività artistica o professionale; riduzione del doppio binario tra valori contabili nella determinazione del reddito d’impresa. Il decreto rivede anche la disciplina dei redditi di lavoro dipendente e il regime del riporto delle perdite, definendo in maniera più puntuale le ipotesi in cui è escluso e introducendo nuove esimenti per la disapplicazione del divieto. Norme ad hoc vengono previste, infine, per la scissione per scorporo e in materia di conferimenti di partecipazioni e di aziende e alla disciplina della liquidazione di imprese o società.
L’ANC ha depositato il ricorso presso il TAR del Lazio contro il CNDCEC per l’annullamento della delibera di approvazione del nuovo Codice deontologico. L’Associazione contesta le forti limitazioni che il nuovo codice impone in termini di comunicazione con la potenziale clientela, la riduzione della libertà di critica e l’eccessivo arbitrio consegnato ai Consigli di disciplina, l’illegittima ingerenza del Consiglio Nazionale nella libertà degli iscritti di determinare i compensi per la propria clientela non soggetta all’equo compenso, in assenza di limiti stabiliti dalla legge.
Con un unico decreto il Ministero dell’Economia e delle finanze ha approvato i nuovi modelli per le dichiarazioni IMU/IMPi e IMU Enti non commerciali. La dichiarazione IMU/IMPi ha effetto anche per gli anni successivi, sempre che non si verifichino modificazioni nei dati ed elementi dichiarati cui consegua un diverso ammontare dell'imposta dovuta. La dichiarazione IMU ENC, invece, deve essere presentata ogni anno. Per entrambi i modelli la scadenza di invio è fissata al 30 giugno. Un caso particolare riguarda gli immobili occupati abusivamente, per i quali è prevista l’esenzione da IMU: la presentazione della dichiarazione è obbligatoria e la trasmissione deve avvenire esclusivamente secondo modalità telematiche.
A partire dal 30 aprile è disponibile, nell’apposita sezione riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate, la dichiarazione precompilata 2024. A fissare le regole operative ci ha pensato l’Agenzia delle Entrate, con un provvedimento del 29 aprile 2024. Quest’anno ci sono alcune importanti novità: tra queste si segnala il debutto della dichiarazione in modalità semplificata, compilabile attraverso un percorso guidato, e la possibilità di presentare la dichiarazione senza sostituto anche in presenza del sostituto. Accedendo alla propria area riservata, i contribuenti possono confermare, modificare e validare le informazioni contenute nella precompilata a partire dal 20 maggio 2024.
Dal 2024, con riferimento all’anno d’imposta 2023, la dichiarazione dei redditi precompilata è resa disponibile, in via sperimentale, anche ai contribuenti titolari di redditi di lavoro autonomo e d’impresa. Con provvedimento del 29 aprile 2024, l’Agenzia delle Entrate ha individuato le modalità di accesso alla dichiarazione precompilata, visualizzabile dal 30 aprile e modificabile dal 20 maggio. Da quest'anno è prevista anche una modalità di presentazione semplificata della dichiarazione 730 precompilata per dipendenti e pensionati, in alternativa a quella ordinaria.
Con regolamento UE n. 2024/1028 dell’11 aprile 2024, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale europea del 29 aprile 2024, il Parlamento e il Consiglio UE hanno stabilito le norme per la raccolta e la condivisione dei dati riguardanti i servizi di locazione di alloggi a breve termine. Il regolamento si applica dal 20 maggio 2026 ai fornitori di piattaforme online di locazione a breve termine che offrono servizi a locatori che prestano servizi di locazione di alloggi a breve termine nell’UE, indipendentemente dal loro luogo di stabilimento, e ai locatori che prestano servizi di locazione di alloggi a breve termine.
Nell’ambito dei rapporti Italia-Svizzera, sono entrati in vigore il 17 luglio 2023 sia il Protocollo che modifica la Convenzione tra l'Italia e la Confederazione elvetica per evitare le doppie imposizioni e per regolare alcune questioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio, sia l'Accordo tra i due Stati relativo all'imposizione dei lavoratori frontalieri. Lo ha reso noto il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale con due comunicati pubblicati in Gazzetta Ufficiale.
Nella Gazzetta Ufficiale UE del 29 aprile 2024 è stata pubblicata la direttiva n. 2024/1226, relativa alla definizione dei reati e delle sanzioni per la violazione delle misure restrittive dell'Unione e che modifica la direttiva UE n. 2018/1673. La direttiva stabilisce le norme minime relative alla definizione dei reati e delle sanzioni per la violazione delle misure restrittive dell'Unione.
Affitti brevi, si cambia: dal 1° settembre sarà operativo il portale del Ministero del Turismo che consente di ottenere l’assegnazione del CIN. Il Codice identificativo Nazionale dovrà essere richiesto per ogni unità immobiliare a uso abitativo destinata alla locazione per finalità turistiche e alle locazioni brevi e per le strutture turistico-ricettive alberghiere ed extra-alberghiere. Per ottenere il CIN, il locatore o titolare della struttura dovrà attestare la destinazione dell’unità immobiliare, la sua conformità catastale e la sussistenza dei requisiti di sicurezza degli impianti.
La cessione dei crediti commerciali, se effettuata pro-soluto, dà luogo a una perdita deducibile ai fini delle imposte sui redditi, a condizione che la cessione avvenga, secondo l’Agenzia delle Entrate, nei confronti di banche o altri intermediari finanziari vigilati. In particolare, ricorrendo alla cessione pro-soluto dei crediti commerciali, le imprese possono ottenere immediatamente capitali che hanno difficoltà a riscuotere (per esempio in caso di crediti deteriorati) e possono eliminare dal bilancio aziendale crediti certi ma con lunghi tempi di riscossione che, comunque, concorrono a formare il reddito imponibile, cioè quel reddito oggetto di tassazione. Tramite questa operazione, quindi, le aziende possono beneficiare anche di un alleggerimento dell’imposizione fiscale.