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Elezioni Liste candidati Presidente e Consiglio dell'Ordine, Collegio dei Revisori e Comitato pari opportunità dell'ODCEC di AVEZZANO e della MARSICA

L'11 ed il 12 ottobre 2021 si terrà l’Assemblea elettorale degli Iscritti all’Albo, per l’elezione del Presidente e di n. 8 Consiglieri del Consiglio dell'Odcec nonché per l’elezione del Collegio dei Revisori e del Comitato pari opportunità. Di seguito i nominativi dei candidati delle Liste per il Consiglio dell'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Avezzano e della Marsica, l'elenco dei candidati al Collegio dei Revisori e al Comitato pari opportunità:

pdfliste_elezioni_Consiglio.pdf

pdfcandidati_collegio_revisori.pdf

 pdfcandidati_comitato_pari_opportunità.pdf

IPSOA Quotidiano - News su Fisco
Con la direttiva n. 2024/1260 del Parlamento e del Consiglio del 24 aprile 2024 riguardante il recupero e la confisca dei beni sono state stabilite norme minime riguardanti il reperimento e l'identificazione, il congelamento, la confisca e la gestione di beni nel quadro di un procedimento in materia penale. La direttiva prevede che ciascuno Stato membro deve istituire almeno un ufficio per il recupero dei beni per agevolare la cooperazione transfrontaliera in relazione alle indagini per il reperimento dei beni.
Con la circolare n. 10 del 2 maggio 2024 Assonime ha esaminato le novità introdotte dalla legge di bilancio 2024 che consente di detassare le plusvalenze relative alla cessione di partecipazioni qualificate realizzate da società o enti residenti in altri Stati membri UE o in Stati SEE dotati di adeguato scambio di informazioni qualora ricorrano i requisiti del regime di participation exemption o PEX in misura pari al 95%.
L'indennità di soggiorno, giornaliera e mensile, corrisposte agli ''END cost free'' dalla propria amministrazione italiana di appartenenza , dunque con oneri totalmente a carico di un'amministrazione pubblica italiana, senza cioè incidere sul bilancio dell'Unione Europea, sono imponibili in Italia. Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate con la risposta a interpello n. 99 del 2 maggio 2024, con cui è stao evidenziato che le indennità di soggiorno devono essere assoggettate ad imposizione nel nostro Paese ai sensi della vigente normativa Italiana.
Per la determinazione del reddito di lavoro autonomo, in analogia a quanto già previsto per i redditi di lavoro dipendente, si applicherà il principio di omnicomprensività. È quanto emerge dallo schema di decreto attuativo della delega fiscale in materia di reddito di lavoro autonomo. In applicazione di tale principio, quindi, sono state modificate alcune disposizioni, tra cui quelle relative al momento di tassazione dei compensi percepiti a cavallo d’anno, alle somme incassate per il riaddebito di costi per l’uso comune di beni strumentali e alle plus-minusvalenze. Particolare importanza, poi, riveste la nuova disciplina sulla neutralità delle riorganizzazioni degli studi.
Aggregazioni dei lavoratori autonomi in società tra professionisti senza emersione di plusvalenze o minusvalenze in caso di conferimenti di attività materiali e immateriali, inclusa la clientela e ogni altro elemento immateriale, nonché di passività, comunque riferibili all’attività artistica o professionale. Lo prevede il decreto legislativo attuativo della delega fiscale approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri del 30 aprile 2024, recante interventi ai fini IRPEF e ai fini IRES. Le novità in materia di operazioni straordinarie e attività professionali riguardano anche l’IVA e l’imposta di registro. Cosa cambia?
Con un emendamento al decreto Agevolazioni fiscali, approvato dalla Commissione Finanze del Senato nella seduta del 30 aprile 2024, viene prorogato al 30 giugno 2024 il termine per i Comuni per approvare i piani finanziari e le nuove tariffe relative alla TARI, per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi e urbani. La Commissione tornerà a riunirsi mercoledì 8 maggio 2024 ed entrerà nel vivo l'esame degli emendamenti. Tra le proposte di modifica, presentate sia dalla maggioranza che dall’opposizione, che dovranno essere votate, particolarmente attese quelle riguardanti il superbonus.
Nella Gazzetta Ufficiale n. 100 del 30 aprile è stato pubblicato il D.M. 24 aprile 2024 con cui il Ministero dell'Economia e delle finanze individua gli atti per i quali non sussiste il diritto al contraddittorio. Il decreto chiarisce che si considera automatizzato e sostanzialmente automatizzato ogni atto emesso dall’Amministrazione finanziaria riguardante esclusivamente violazioni rilevate dall’incrocio di elementi contenuti in banche dati nella disponibilità della stessa Amministrazione.
Ai fini della tassazione alternativa delle CFC - controlled foreign companies, l’opzione deve essere esercitata dal soggetto controllante nel quadro FC “Redditi dei soggetti controllati non residenti (CFC)” della dichiarazione dei redditi e ha efficacia a partire dal periodo d’imposta oggetto di dichiarazione. Lo ha stabilito l’Agenzia delle Entrate che, con provvedimento del 30 aprile 2024, ha disciplinato le modalità di esercizio e revoca dell’opzione. Il provvedimento chiarisce che, ai fini dell’applicazione dell’imposta sostitutiva del 15%, l’utile contabile netto è calcolato a partire dal risultato contabile ottenuto dall’applicazione dei principi contabili utilizzati ai fini del bilancio consolidato, senza tuttavia considerare le rettifiche di consolidamento e le eventuali svalutazioni dei valori degli attivi e gli accantonamenti a fondi rischi.
È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.M. 24 aprile 2024, con cui il Ministero dell’Economia e delle finanze individua puntualmente gli atti esclusi dal contraddittorio informato ed effettivo che - per regola generale - dovrà precedere l’emissione di un provvedimento impositivo. Tuttavia, le esclusioni individuate dal MEF mettono una (pesante) ipoteca sull’ambito applicativo della proclamata "nuova stagione" nel rapporto contribuente-Fisco, improntato alla maggior partecipazione del primo e alla collaborazione reciproca finalizzata alla ricerca della giusta imposta. Con il rischio concreto di non assistere ad alcun cambio di passo rispetto al passato.
Il decreto sulle imposte sui redditi approvato dal Consiglio dei Ministri del 30 aprile rappresenta per il CNDCEC un altro concreto passo verso la razionalizzazione del sistema tributario. In particolare, il decreto contiene la norma, proposta da tempo dal Consiglio Nazionale, che renderà neutrali i processi di riorganizzazione degli studi professionali. Si tratta di un traguardo storico da accogliere con estrema soddisfazione in quanto viene rimosso un ostacolo che non aveva ragion d’essere e che faciliterà i percorsi aggregativi, anche multidisciplinari, indispensabili per creare strutture che sappiano meglio intercettare le esigenze del mercato.
Con la direttiva n. 2024/1260 del Parlamento e del Consiglio del 24 aprile 2024 riguardante il recupero e la confisca dei beni sono state stabilite norme minime riguardanti il reperimento e l'identificazione, il congelamento, la confisca e la gestione di beni nel quadro di un procedimento in materia penale. La direttiva prevede che ciascuno Stato membro deve istituire almeno un ufficio per il recupero dei beni per agevolare la cooperazione transfrontaliera in relazione alle indagini per il reperimento dei beni.
Con la circolare n. 10 del 2 maggio 2024 Assonime ha esaminato le novità introdotte dalla legge di bilancio 2024 che consente di detassare le plusvalenze relative alla cessione di partecipazioni qualificate realizzate da società o enti residenti in altri Stati membri UE o in Stati SEE dotati di adeguato scambio di informazioni qualora ricorrano i requisiti del regime di participation exemption o PEX in misura pari al 95%.
L'indennità di soggiorno, giornaliera e mensile, corrisposte agli ''END cost free'' dalla propria amministrazione italiana di appartenenza , dunque con oneri totalmente a carico di un'amministrazione pubblica italiana, senza cioè incidere sul bilancio dell'Unione Europea, sono imponibili in Italia. Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate con la risposta a interpello n. 99 del 2 maggio 2024, con cui è stao evidenziato che le indennità di soggiorno devono essere assoggettate ad imposizione nel nostro Paese ai sensi della vigente normativa Italiana.
Per la determinazione del reddito di lavoro autonomo, in analogia a quanto già previsto per i redditi di lavoro dipendente, si applicherà il principio di omnicomprensività. È quanto emerge dallo schema di decreto attuativo della delega fiscale in materia di reddito di lavoro autonomo. In applicazione di tale principio, quindi, sono state modificate alcune disposizioni, tra cui quelle relative al momento di tassazione dei compensi percepiti a cavallo d’anno, alle somme incassate per il riaddebito di costi per l’uso comune di beni strumentali e alle plus-minusvalenze. Particolare importanza, poi, riveste la nuova disciplina sulla neutralità delle riorganizzazioni degli studi.
Aggregazioni dei lavoratori autonomi in società tra professionisti senza emersione di plusvalenze o minusvalenze in caso di conferimenti di attività materiali e immateriali, inclusa la clientela e ogni altro elemento immateriale, nonché di passività, comunque riferibili all’attività artistica o professionale. Lo prevede il decreto legislativo attuativo della delega fiscale approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri del 30 aprile 2024, recante interventi ai fini IRPEF e ai fini IRES. Le novità in materia di operazioni straordinarie e attività professionali riguardano anche l’IVA e l’imposta di registro. Cosa cambia?
Con un emendamento al decreto Agevolazioni fiscali, approvato dalla Commissione Finanze del Senato nella seduta del 30 aprile 2024, viene prorogato al 30 giugno 2024 il termine per i Comuni per approvare i piani finanziari e le nuove tariffe relative alla TARI, per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi e urbani. La Commissione tornerà a riunirsi mercoledì 8 maggio 2024 ed entrerà nel vivo l'esame degli emendamenti. Tra le proposte di modifica, presentate sia dalla maggioranza che dall’opposizione, che dovranno essere votate, particolarmente attese quelle riguardanti il superbonus.
Nella Gazzetta Ufficiale n. 100 del 30 aprile è stato pubblicato il D.M. 24 aprile 2024 con cui il Ministero dell'Economia e delle finanze individua gli atti per i quali non sussiste il diritto al contraddittorio. Il decreto chiarisce che si considera automatizzato e sostanzialmente automatizzato ogni atto emesso dall’Amministrazione finanziaria riguardante esclusivamente violazioni rilevate dall’incrocio di elementi contenuti in banche dati nella disponibilità della stessa Amministrazione.
Ai fini della tassazione alternativa delle CFC - controlled foreign companies, l’opzione deve essere esercitata dal soggetto controllante nel quadro FC “Redditi dei soggetti controllati non residenti (CFC)” della dichiarazione dei redditi e ha efficacia a partire dal periodo d’imposta oggetto di dichiarazione. Lo ha stabilito l’Agenzia delle Entrate che, con provvedimento del 30 aprile 2024, ha disciplinato le modalità di esercizio e revoca dell’opzione. Il provvedimento chiarisce che, ai fini dell’applicazione dell’imposta sostitutiva del 15%, l’utile contabile netto è calcolato a partire dal risultato contabile ottenuto dall’applicazione dei principi contabili utilizzati ai fini del bilancio consolidato, senza tuttavia considerare le rettifiche di consolidamento e le eventuali svalutazioni dei valori degli attivi e gli accantonamenti a fondi rischi.
È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.M. 24 aprile 2024, con cui il Ministero dell’Economia e delle finanze individua puntualmente gli atti esclusi dal contraddittorio informato ed effettivo che - per regola generale - dovrà precedere l’emissione di un provvedimento impositivo. Tuttavia, le esclusioni individuate dal MEF mettono una (pesante) ipoteca sull’ambito applicativo della proclamata "nuova stagione" nel rapporto contribuente-Fisco, improntato alla maggior partecipazione del primo e alla collaborazione reciproca finalizzata alla ricerca della giusta imposta. Con il rischio concreto di non assistere ad alcun cambio di passo rispetto al passato.
Il decreto sulle imposte sui redditi approvato dal Consiglio dei Ministri del 30 aprile rappresenta per il CNDCEC un altro concreto passo verso la razionalizzazione del sistema tributario. In particolare, il decreto contiene la norma, proposta da tempo dal Consiglio Nazionale, che renderà neutrali i processi di riorganizzazione degli studi professionali. Si tratta di un traguardo storico da accogliere con estrema soddisfazione in quanto viene rimosso un ostacolo che non aveva ragion d’essere e che faciliterà i percorsi aggregativi, anche multidisciplinari, indispensabili per creare strutture che sappiano meglio intercettare le esigenze del mercato.